fa: egli fa. fà: fare
facèje: facevo
facèjene: facevano
facème: facciamo
facète: fate
faciavame: facevamo
faciavate: facevate
facìje (tu): facevi
facìje, faggìe, faucìje: falcetto, falce
fafaflesche: è gioco dello schiaffo del soldato. Letteralmente: fava
fresca
fa felone: marina la scuola
faggìje: falce
fahêgne (lu): fascio di canne acceso
fajenza: stoffa
faju: fagli
falbaquine: persona manierosa ed apparentemente gentile, ma poco
raccomandabile
falciglie: falce
fangotte (lu): piccolo involto
fare: faro: qui per occhio
farfannicchie: demonio, Belzebù
farrone: farro, grano duro
fasce (la): fascia, striscia lunga di stoffa per avvolgere stretti i
neonati
fasciatére (lu): stoffa che si adoperava per imbracare i neonati
fasciature: fascia di seta
fasciule: fagioli
fasciuole: fagiolo. "Li fasciuole spuricarielle" sono i fagioli freschi
da sbucciare
fatichevule: lavoratore, laborioso
fatij’: lavorare
fatijà: lavorare
fatijàte: lavorato
fatije: lavoro, lavora
fatijème: lavoriamo
fatìjene: lavorano
fatijète: lavorate
fattecce, fatticce: doppio, che ha spessore
fatticce: spesso, largo
fattu: fatti
fàuce: falce
fàvce: falce
fàvucie: falcetto
fazzatora: tavola per impastare
fehure: figura
felàre (la): pagnotta di pane, (lu) filare di piante
felarélle (lu): arcolaio
feleppène (la): vento freddo
fellacchie (la): fiorone
fellacciane: fico primaticcio nero con riflessi azzurrognoli
fellata: pecora di due anni
fèlle: fetta
fellèniije (la): fuliggine
fenze: siepe
fèquere (la): fico
fèrchi: denaro
fere: soffia, tira (il vento); coniugato solo alla terza persona
singolare di alcuni tempi dell'indicativo e, molto più raramente, al
participio passato, al participio presente e al gerundio. Di questo
particolare verbo non esiste la forma dell'infinito. È sorprendente che
attraverso il trascorrere dei secoli, il verbo in questione abbia
conservato assolutamente inalterata la sua radice latina ferre
(paradigma: fero-fers-tuli-latum-ferre). E non solo: del citato verbo
latino è rimasta intatta anche la forma irregolare (da cui deriva, nel
termine dialettale, l'abolizione del modo infinito). Chiunque in età
scolare si sia cimentato con le traduzioni dal latino, ricorderà con
particolare insofferenza questo verbo ostico che, fra le mille eccezioni
che lo riguardano, annovera anche la "disgrazia" di avere una quantità
pressoché illimitata di significati (cosa non certo utile in fase di
traduzione durante un compito in classe…). Fra tali significati ne
ricorrono alcuni che ben giustificano quello attuale del nostro
dialetto: diffondere, spandere, trascinare con sé, divulgare, irrompere,
portar via. Tutte accezioni che si confanno ottimamente all'azione del
vento
fetà: fare l’uovo
fetarole: galline
fetecchie: balordaggini, sbagli jetecchie: far cilecca
ffoghe: foga, impeto
fiasche: recipiente a foggia di fiasco
fiate: alito, respiri
fìcure: fichi
fijarse: partorirsi
fijàte: partorita
fije: figlio, figlia
fije de ndrocchie: persona furba, ma poco affidabile
fìjete tuo figlio
filacciàne, fillacciàne: primi fichi
filine: fuliggine
fimminàre: donnaiolo
finànche: addirittura (ha jte finanche a Rome: è andati addirittura a
Roma)
finànde: fino a
fìne: fieno, erba secca
finicìlle: baco, bachi, bozzolo del baco
fiò: non importa
fircine (la): forchetta
firritte: forcine per i capelli
firsòre, fissòre, firzòre: padella
firzelle: striscia sottile (es.: ‘na firzelle de terre: una striscia
sittile di terreno)
firzore: padella per friggere
flussiêne (la): raffreddore
fogliacuole: foglie esterne del cavolfiore
fònache: scantinato, cantina
Fonda Limone : Fontana di Giove Ammone, località in comune di Scafa (PE)
fraceche: fradicio
fradme, fràteme: fratello
fràffe: muco
fraffuse: moccioso
fraijélle (lu): due mazze legate per battere il grano
frascarille (li): minestra fatta con un impasto di farina di grano per
le puerpere
frascarielle: polenta
frastière: forestiero
frastire: forestiero
frate: fratello
frate cuggine: cugino
fràteme, fratemo: mio fratello
fràtete tuo fratello
frattàzze: frattazzo: tavoletta in legno per spianare la malta
fratte: cespuglio
frciuin: forchetta (M. sul S.)
frèchete: fregato, buggerato
freèchete: esclamazione di sorpresa
frègne: in gamba, adoperato soprattutto per indicare qualcuno in gamba o
qualcosa di interessante o bello
friccène, friccìne: forchetta
fricchiàle: catenaccio
frecagnule: volpino
fregna: organo sessuale femminile
fregnàcce: maltagliati
fregnàcce: frignàcce: fesseria, stupidaggine
frescella: cestello per il formaggio
fresche: fresco, adoperato in modo figurativo anche per indicare
qualcuno che va o sta in carcere: es.: a le viste che ja successe a
Cucuzze? L’hanne purtate a lu fresche. Hai visto cos’è accaduto a
Cocuzza? L’hanno portato in carcere.
frèscule (li): fiscoli, o nelle tante altre terminologie utilizzate,
sono i filtri per presse utilizzati negli impianti oleari tradizionali
fresélle (li): piccole percosse
fressaura: friggitrice
fressêre (la): teglia con manico che si usato per friggere
fressora: padella
frèzze: fionda
friaove: friggi uova, piccola padella con capacità sufficiente per
friggere un uovo
frieffe: muco moccio
frijluse: freddoloso
friscu: fresco
frignàcce, fregnàcce: fesseria, stupidaggine
frisèlle. schiaffo violento
frissòre: padella per friggere
fròce: narice
frocètte: anello al naso dei buoi da tiro
fronna: foglia
frònne: foglia
frosce (la): narice
frubà: scorticarsi, consumarsi
fruncà: avventarsi
fruncarse: avventarsi su qualcuno per aggredirlo in malo modo
fruospe: fiammifero
frusce: foglie, frasche secche secche
fruscelle: contenitore in vimini per formaggi freschi (solitamente
ricotta). Chiamato anche frusciarole.
fruscétte, frucette (la): attrezzo infilato nelle narici dei buoi per
guidarli
frusciare: catasta di fascine ancora con le foglie (fruosce)
frusciuà: in senso generico vuol dire consumare, ma di solit viene
adoperato per indicare lo sperpero o lo spendere denaro senza criterio.
Deriva chiaramente dal termine fruscìo, voce che si crede creata dal
popolo per spirito imitativo al fine di simulare il rumore di foglie
agitate. Secondo altre fonti invece, la parola fruscìo deriva da
"frusco", fuscello, ramoscello secco. La prima ipotesi è la più
ipotizzabile, visto che la moneta cartacea emette appunto un fruscìo,
quando viene contata
frusta: spinello (lancianese)
frustallà: per scacciare i gatti (M. sul S.)
frustune: mortificato
frute: ferita
frùvele: mortaretto, razzo
fssaure: padella
fucaracce: falò; fuochi di San Giovanni dove la gente danza saltando a
mezz’altezza fino a lambire le fiamme
fucone: braciere
fùje: verdura, verza
fulminànde, fulmenante (lu): fiammifero di legno
funare (lu): fabbricante di funi
fuorchie: porcile
furàsce: selvaggio
furcène (la): forchetta
furcina: forchetta
furmale (lu): canale per l’acqua
furmose: grande, formoso
furasteche: selvaggio, poco accomodante
furèsteca: forestiera
furnacélle, fornacella (la): attrezzo in metallo per la cottura al
carbone
furrune: precipitosamente |